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FOBIA SOCIALE

Fobia sociale

Cos'è il disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)?

 

Il disturbo d'ansia sociale (noto anche in passato come "fobia sociale") rappresenta uno dei più comuni disturbi d'ansia. 

A molti capita talvolta di sentirsi innervositi e in imbarazzo in alcune situazioni, come ad esempio quando si deve fare un discorso o si ha un colloquio per un nuovo lavoro. Ma il disturbo d'ansia sociale è più di una semplice timidezza o il sentirsi occasionalmente agitati. Questo disturbo comporta un'intensa paura di alcune situazioni sociali, specialmente situazioni che non sono familiari o in cui ci si sente osservati o giudicati dagli altri. Le situazioni possono essere così terribili, da provarne ansia al solo pensiero o da cercare di fare del tutto per evitarle, stravolgendo la propria vita.

Nel disturbo d'ansia sociale l’insorgenza dei primi sintomi è piuttosto precoce, tipicamente già si osserva nell’adolescenza, ed è uno dei disturbi d'ansia più persistenti. Nonostante l'entità del disagio e delle limitazioni, solo circa la metà di coloro che soffrono di questo disturbo cerca un trattamento, e quando viene intrapreso, avviene generalmente solo dopo 15-20 anni dall’inizio dei sintomi. Un numero significativo di persone che sviluppano un disturbo d'ansia sociale nell'adolescenza può tornare a stare bene prima di raggiungere l'età adulta. Se tuttavia il disturbo persiste fino all'età adulta, la possibilità di recupero, in assenza di trattamento, è modesta rispetto a molti altri comuni problemi di salute mentale.

Alla base del disturbo d'ansia sociale c'è la paura di essere esaminato, giudicato o di provare imbarazzo in pubblico. Si può avere paura che le persone pensino male di noi o di non essere all'altezza degli altri. E nonostante ci si renda conto che forse le proprie paure di essere giudicati sono in qualche modo irrazionali ed esagerate, non si può fare a meno tuttavia di sentirsi ansiosi. Ma non importa quanto dolorosamente timido uno possa essere e non importa quanto sia fastidiosa l'ansia, si può comunque imparare a sentirsi a proprio agio in situazioni sociali e reclamare il proprio diritto a vivere più serenamente.

Cosa provoca l'ansia sociale?

Anche se può sembrare che siamo gli unici con questo tipo di problema, l'ansia sociale è in realtà abbastanza comune. Molte persone lottano con queste paure. Ma le situazioni che scatenano i sintomi del disturbo d'ansia sociale possono essere diverse.

Alcune persone sperimentano ansia nella maggior parte delle situazioni sociali. Per altri, l'ansia è collegata a situazioni sociali specifiche, come parlare con estranei, partecipare alle feste o esibirsi di fronte a un pubblico. I più comuni fattori scatenanti dell'ansia sociale includono:

  • Incontrare nuove persone

  • Fare conversazione

  • Parlare in pubblico

  • Esibirsi su un palco

  • Essere al centro dell'attenzione

  • Essere osservati mentre si fa qualcosa

  • Essere presi in giro o criticati

  • Parlare con persone "importanti" o  “autorità"

  • Essere chiamato in classe

  • Andare a un appuntamento

  • Parlare in una riunione

  • Usare i servizi igienici pubblici

  • Sostenere gli esami

  • Mangiare o bere in pubblico

  • Fare telefonate

  • Partecipare a feste o altri incontri sociali

Segni e sintomi del disturbo d'ansia sociale

Solo l’innervosirsi occasionalmente in situazioni sociali non significa presentare un disturbo d'ansia sociale o una fobia sociale. Molte persone talvolta si sentono timide o in imbarazzo, ma questo non ostacola la loro vita quotidiana. Il disturbo d'ansia sociale, al contrario, interferisce con lo svolgimento della normale routine e causa un'enorme angoscia.

Per esempio, è perfettamente normale sentirsi nervosi prima di fare un discorso. Ma se si soffre di ansia sociale, ci si potrebbe preoccupare da varie settimane prima, finire con il darsi per malato, o iniziare a tremare così tanto durante il discorso da riuscire a malapena a parlare.

Segni e sintomi emotivi del disturbo d'ansia sociale:

  • Eccessivo imbarazzo e ansia nelle situazioni sociali della vita quotidiana

  • Intensa preoccupazione per giorni, settimane o addirittura mesi prima di una situazione sociale imminente

  • Estrema paura di essere osservato o giudicato dagli altri, specialmente dalle persone che non si conoscono

  • Paura di agire in modi che metterebbero in imbarazzo o provocherebbero senso di umiliazione

  • Paura che gli altri si accorgano che si è a disagio

Segni e sintomi fisici:

  • Arrossire

  • Mancanza di respiro

  • Nausea, crampi allo stomaco

  • Tremore (compreso quello della voce)

  • Cardiopalmo o senso di oppressione al petto

  • Sudorazione o vampate di calore

  • Vertigini o senso di svenimento

Segni e sintomi comportamentali:

  • Evitare situazioni sociali tanto da limitare le proprie attività o stravolgere la propria vita

  • Stare in silenzio o mantenersi sullo sfondo per sfuggire all'attenzione e all'imbarazzo

  • La necessità di portare sempre un amico con sé ovunque si vada

  • Bere prima delle situazioni sociali per rilassarsi 

Le persone che soffrono di disturbo d'ansia sociale possono mostrare attacchi di panico prima o durante le situazioni scatenanti. A differenza di coloro che soffrono di disturbo di panico, i quali spesso durante l’episodio di panico, temono di stare per morire o impazzire, le persone socialmente ansiose con attacchi di panico hanno paura invece di fare qualcosa che le potrebbe mettere in enorme imbarazzo.

La fobia sociale si riscontra spesso associata ad altri disturbi d’ansia, a disturbi depressivi o ad abuso di alcol e sostanze. La compresenza di depressione è abbastanza frequente, sopratutto nelle persone meno giovani e può essere il frutto di un isolamento cronico, mentre le sostanze stupefacenti possono essere utilizzate come tentativi di automedicare l'ansia. Può essere inoltre accompagnata, con una significativa frequenza, anche da disturbi di personalità, in particolare il disturbo evitante di personalità.

I disturbi concomitanti possono essere una conseguenza del disturbo da ansia sociale, possono rappresentare disturbi preesistenti che danno origine al disturbo da ansia sociale oppure possono risultare da una predisposizione comune con il disturbo da ansia sociale

Quanto bene viene riconosciuto il disturbo d'ansia sociale?

Il riconoscimento del disturbo d'ansia sociale negli adulti, nei bambini e nei giovani da parte dei medici di medicina generale è spesso scarso. In parte questo può derivare dal fatto che i medici di base non identificano il disturbo,  dal fatto che esiste una generale mancanza di comprensione della sua gravità e complessità e una mancanza di percorsi di cura chiaramente definiti. Ma può anche derivare dalla mancanza di conoscenza da parte delle persone dell'esistenza di servizi, dal loro evitamento per la difficoltà di parlare del problema e dal timore dello stigma sociale.

L'età d’insorgenza precoce e gli effetti sui risultati scolastici significano che anche il riconoscimento dei disturbi d'ansia sociale nei contesti educativi è un problema. Oltre a non raggiungere, i bambini con disturbo d'ansia sociale possono essere particolarmente propensi ad essere il bersaglio di bullismo e di prese in giro. Gli insegnanti e gli altri professionisti nel campo dell'istruzione potrebbero avere una conoscenza limitata su come riconoscere questo disturbo e su come supervisionare la gestione.

Molti utenti della medicina di base riferiscono di avere erroneamente ricevuto una diagnosi di depressione maggiore "pura". La mancanza di una diagnosi può verificarsi anche nelle cure secondarie, se non è stata raccolta un'anamnesi adeguata. Ciò rappresenta una grave omissione, perché riconoscere la presenza di più disturbi in comorbidità ha implicazioni che si riflettono sulla scelta del trattamento e sugli esiti.

 

Quante persone cercano un trattamento?

Le probabili spiegazioni per le basse percentuali dei pazienti che ricevono un trattamento e per i ritardi nel trattamento del disturbo da ansia sociale riguardano l’idea da parte di chi ne soffre che l'ansia sociale faccia parte parte della propria personalità e che non si possa cambiare (o nel caso dei bambini, l’idea che ne verranno fuori), la mancanza di riconoscimento della condizione da parte degli operatori sanitari, la  paura di essere valutati negativamente da un operatore sanitario, la mancanza generale di informazioni sulla disponibilità di trattamenti efficaci e la disponibilità limitata di servizi in molte aree.

Trattamenti e gestione del disturbo d’ansia sociale

Non tutte le persone che soffrono di disturbo da ansia sociale richiedono un trattamento immediato. In particolare, i giovani adulti possono beneficiare di interventi psicoeducativi sul loro disturbo e potrebbero aver bisogno di maggior tempo per riflettere sulla misura in cui l'ansia sociale e l'evitamento hanno avuto un impatto negativo sulla loro vita. Non è insolito neanche che una persona che abbia ricevuto una recente diagnosi per questo disturbo rimanga sorpresa nello scoprire che i sintomi possono diminuire o risolversi con il trattamento, invece di rappresentare un proprio aspetto immodificabile. 

Perciò è importante rivolgersi al proprio medico di medicina generale che, se lo riterrà opportuno, indirizzerà la persona verso uno specialista nel campo della salute mentale.

Opzioni di trattamento

Il disturbo d’ansia sociale può essere trattato con psicoterapia, trattamento farmacologico e altri interventi. È importante che gli psicologi e i medici informino i pazienti sui rischi e sui benefici dei trattamenti disponibili e sulle possibili alternative più efficaci o meglio tollerate. Il piano di trattamento deve essere scelto dopo un'attenta considerazione dei singoli fattori, ad esempio la preferenza del paziente, i precedenti tentativi di trattamento riusciti o non riusciti, la gravità della malattia, la presenza di altri disturbi concomitanti, tra cui l'abuso di sostanze o il rischio di suicidio, la disponibilità di metodi di trattamento, i costi, i periodi di attesa e altri fattori. Tutti gli interventi dovrebbero essere eseguiti sulla base di una relazione terapeutica di empatia ed affidabilità.

La ricerca scientifica e le linee guida dei più autorevoli organi internazionali raccomandano la terapia cognitiva e comportamentale come trattamento d’elezione. La terapia cognitivo-comportamentale dev’essere basata sul modello di Wells e Clark o sul modello di Heimberg e condotta individualmente. La terapia cognitivo-comportamentale aiuta ad imparare a controllare i sintomi fisici dell'ansia attraverso tecniche di rilassamento ed esercizi di respirazione, a sfidare pensieri negativi e inutili che innescano e alimentano l'ansia sociale, sostituendoli con opinioni più equilibrate, ad affrontare le situazioni sociali che si temono in modo graduale e sistematico, piuttosto che evitarle.

Anche i farmaci antidepressivi, come gli Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI) e le benzodiazepine sono efficaci per l'ansia sociale, sebbene le benzodiazepine siano sconsigliate per la possibilità di creare dipendenza fisica.

Per i pazienti che provano disagio quando devono esprimersi in pubblico, possono essere prescritti beta-bloccanti, per ridurre l'aumento della frequenza cardiaca, il tremore e la sudorazione.

Alcune persone hanno bisogno di una combinazione di diversi trattamenti, sia farmacologico, sia psicoterapico (trattamento integrato).

In caso di presenza di abuso di sostanze o alcool è opportuno indirizzare la persona a servizi specifici per il trattamento di queste problematiche.

Fonti: Linee guida internazionali per il disturbo d’ansia sociale

 

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